Spondilolistesi istmica
La spondilolistesi istmica si manifesta in pazienti di età medio giovanile, con lombo sacralgia e sciatalgia bilaterale o alternante, esacerbantesi sotto sforzo.
Il livello più frequentemente colpito è quello L5/S1. La lesione anatomo patologica di base è la lisi dell’istmo della vertebra L5, cioe’ una interruzione congenita o più raramente postraumatica della “Pars inter-articularis”,ovvero di quella porzione di osso, dell’arco posteriore vertebrale, compreso fra i processi articolari superiore ed inferiore.Tale condizione è per lo più asintomatica in età giovanile; tenderà a divenire sintomatica con la comparsa della listesi, ovvero dello scivolamento. Non è detto che questo si verifichi sempre e non sono chiari a tutt’oggi i meccanismi che fanno evolvere una semplice lisi istmica in una listesi (sovraccarico funzionale e/o ponderale, etc)
Si potrà così determinare nel tempo uno scivolamento di tutta la colonna vertebrale (compreso il corpo di L5) in avanti rispetto al sacro (cui resterà solidale solo parte dell’arco posteriore di L5) con stiramento del disco intervertebrale e delle radici nervose L5. Il forame di coniugazione corrispondente (attraverso cui emergono le radici nervose L5 Dx e Sin) si deformerà e restringerà sensibilmente; il canale spinale viceversa apparirà a tale livello piu ampio del normale. I disturbi clinici saranno pertanto da ascrivere ad una patologia del complesso Forame/ Radice: sacralgia e sciatalgia.
Diagnostica strumentale: studio radiologico standard della colonna lombosacrale con proiezioni A.P.+Lat.+Obl. e studio radiologico dinamico in massima flessione ed estensione del tronco ; esame T.C. del tratto lombo sacrale. Esame neuro grafico ed eletto miografico.
La gravità della patologia viene stadiata in base alla presenza o meno di displasia del distretto pelvico e lombo sacrale:
Spondilolistesi a bassa displasia, tipica dei soggetti in età medio giovanile, a lenta evoluzione e basso impatto clinico.
Spondilolistesi ad alta displasia, tipiche dei soggetti in età infantile o giovanile con evidente dimorfismo scheletrico della regione, congenito e su base genetica, a rapida evoluzione.
La gravità dello scivolamento potrà essere quantificato in gradi a seconda dell’avanzamento del corpo di L5 rispetto al sacro. La spondilo-ptosi costituisce il massimo grado di “avanzamento”, con L5 che “scavalca” e si antepone al sacro.
L’uso del corsetto contentivo deve essere limitato a casi selezionati (soggetti non operabili o che praticano attività lavorative di stress intenso sulla colonna, etc).In linea di principio è meglio ricorrere a procedure riabilitative mirate al potenziamento della muscolatura paravertebrale, prima fra tutte la idro-kinesi terapia.
L’intervento chirurgico è indicato in tutte le forme patologiche ad alta displasia ed in quelle a bassa displasia con sintomatologia cronica ed invalidante non dominata dalle cure farmacologiche e fisioterapico riabilitative.
L’intervento specifico per la patologia è una artrodesi circonferenziale con strumentazione posteriore mediante viti peduncolari e barre, associata a fusione intersomatica con Cage introdotta con tecnica TLIF. Questo approccio chirurgico è, fra i tanti proposti (Alif, Xilif,Plif, etc ),quello che nella nostra esperienza garantisce un risultato ottimale, riducendo di molto la incidenza di complicanze, specie neurologiche.
La procedura potrà venire eseguita con tecnica mini invasiva percutanea oppure con mini accesso cutaneo nel caso sia necessario un tempo di apertura del forame di coniugazione od altro.
La durata dell’atto chirurgico si aggira su 60/80 minuti, i giorni di ospedalizzazione sono in media 3, serve terapia fisico riabilitativa post operatoria.